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I Préludes di Debussy eseguiti da Elisa Marzorati
I Préludes di Debussy eseguiti da Elisa Marzorati
 
Ci vogliono idee e una particolare sensibilità per eseguire alcune delle pagine più frequentate in assoluto, anche dai grandissimi interpreti, i Préludes di Debussy. Idee e sensibilità che non mancano a Elisa Marzorati, nata nel 1977 in Svizzera e cresciuta a Venezia; i pensieri e i concetti provengono senz’altro dalla sua vasta cultura, nutrita di letteratura ma anche di etnomusicologia, cosa rara, diciamolo pure, fra gli interpreti, di solito non di vasta cultura; la ricettività e la reattività al suono sono doti naturali ma provengono anche dall’ambiente famigliare (il padre Franco è contrabbassista e la madre, Marianne Fischer, è flautista), fatto sta che la brava Elisa è riuscita a pubblicare, per la Velut Luna (registrazione non eccelsa), entrambi i libri dei Préludes, nell’esecuzione dei quali riesce a far respirare il pianoforte, attraverso un sapiente uso del pedale di risonanza, a giocare con i contrasti fra i vari registri, a esprimere grazia e leggerezza, toccando le corde di un inevitabile impressionismo ma senza cadere in un’ermeneutica di maniera. Si ascolti, nel quarto preludio del primo libro, come la giovane pianista riesce a coniugare languore e sensualità; oppure il preludio seguente, ben caratterizzato nel suo clima bucolico; e ancora la delicata descrizione del paesaggio innevato con i suoi silenzi (sesto preludio) ma la Marzorati sa caratterizzare anche i momenti di forza (settimo preludio) o ironici (dodicesimo).
L’evocazione di soggetti letterari, mitologici o esotici, che spesso costituiscono l’ispirazione di Debussy, sembra essere particolarmente congeniale alla Marzorati, come dimostra anche l’esecuzione del secondo libro, dove la parte tecnica è più ricercata, con forti passaggi dissonanti, politonali e contrasti espressivi (terzo preludio). L’interpretazione ha il grande pregio di essersi concentrata su ogni brano, ricercandone analiticamente le origini, le fonti d’ispirazione e il processo compositivo, e, contemporaneamente, di riuscire a dare un’impronta unitaria ai 24 pezzi, sotto il segno di una musica visionaria. La prova del nove è che a noi sono particolarmente piaciuti preludi differenti, come il lento ondeggiare del decimo del primo libro e l’incantato preludio seguente, magnificamente interpretati, così come i virtuosistici ultimi due preludi del secondo libro, composizioni dai tratti diversi riunite sotto un segno omogeneo dalla sensibile finezza del pensiero e delle mani della Marzorati.
 
 
www.elisamarzorati.com  






Renzo Cresti - sito ufficiale