Concerto Reis-Brizzi
XContempoArteFestival, Prato 29 dicembre, Teatro MagnolfiReis Projet, Africa, Brasile, Italia
Reis, voce
Aldo Brizzi, tastiere ed elettronica
Bellezza e post-genialità
La bellezza è quella della voce di Reis davvero bella, come ha scritto il critico francese Frank Mallet "voce impetuosa, amara, accarezzante", splendida e convincente interprete della carrellata di pezzi proposti in questo progetto che di lei prende il nome. La post-genialità è quella di Aldo Brizzi, il genio romantico s'incarna nel genio tecnologico e globalizzato, in scritture originali e arrangiamenti leggibili a più livelli, piacevoli a un primo ascolto assai complessi, soprattutto ritmicamente, a un ascolto esperto. L'intreccio dei suoni elettronici avviene lasciandoli lievitare per cui si ha la sensazione che sia costruito in maniera del tutto naturale. La globalizzazione avviene sia a livello geografico, con i paesi citati dal titolo del Projet (a cui va aggiunta la Francia grazie alla deliziosa canzone di Brizzi, Jour après jour) sia a livello storico, con il bel brano, direi quasi celebre, Down Down Down, nel quale Brizzi riprende forme del melodramma italiano tradizonale come la cavatina; questo pezzo, insieme a Queiras Querer sono su testi di Francesco Serrano e costituiscono le tracce di un'opera mai scritta che ci si augra venga composta, vista la bellezza di questi due brani. Nella scaletta dall'impasto post-moderno avevamo anche Giacinto Scelsi, Baden Powell, Dorival Caymmi, Caetano Veloso e Milton Nascimento.
Teatro piccolo ma grazioso, pieno di pubblico attento che ha lasciato la sala contento.