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Silvia Belfiore e Andrea Morelli, "Black Kands" - Intervista a Silvia Belfiore
In occasione del recente concerto, tenuto a Cagliari, presso la Biblioteca Metropolitana Emilio Lussu di Monte Claro, per la Festa Europea della Musica (a questo concerto si riferiscono le foto), e in previsione  dell'imminente concerto a Sant’Antioco (CI) il 29 giugno prossimo alle ore 21.30, proponiamo una recensione del cd Black Lands - A Tribute to Africa, con intervista a Silvia Belfiore.

Silvia Belfiore è interessata alle più diverse esperienze artistiche, incidendo ben 18 cd per pianoforte solo e in formazioni cameristiche, collaborando con molti artisti. Inoltre, ha un’intensa attività di organizzatrice, di docenza e di ricerca musicologica. Con Andrea Morelli, straordinario sassofonista e flautista, asmarino di adozione, con la passione di attraversare sentieri musicali differenti, la Belfiore ha registrato un bellissimo cd, Black Lands, edito da Claire de lune e registrato a Cagliari nel giugno dell’anno scorso. La particolarità di questo lavoro consiste nel proporre musica contemporanea africana, si tratta di 7 brani ai quali ne vanno aggiunti 3, uno di Duke Ellington, Fleurette africane, uno di John Cage, Mysterious adventure e uno, il finale, una sorta di congedo, dello stesso Andrea Morelli, Goodnight Asmara.

L’inizio della scaletta è straordinario, con il pezzo Ukom del nigeriano Joshua Uzogwe. Morelli si dimostra un interprete sensibilissimo, dal fraseggio flessibile e duttile. In un’intervista apparsa su https://spettacolart.it/blacklands-a-tributetoafrica/, a cura di Marco Sotgiu, dice: «L’Africa è parte della mia vita, sono vissuto all’Asmara, in Eritrea, per diversi anni durante la mia adolescenza e porto nel cuore quella fantastica esperienza, l’Africa è parte di me, come del resto lo è anche il Jazz, questa musica deriva in via primigenia dall’Africa, dai popoli deportati come schiavi, c’è quindi una intima connessione tra le due musiche, credo che ogni musicista abbia un debito di gratitudine con l’Africa. […] Nel cd ci sono 7 brani di compositori africani di diverse nazionalità, ognuno di essi è peculiare, abbiamo cercato di fare un caleidoscopio di suoni tra loro molto diversi per dare una piccolissima idea della varietà della musica etnica del continente. Abbiamo inoltre voluto inserire anche due brani più legati alla tradizione puramente jazzistica: Fleurette africaine del grandissimo Duke Ellington, infatti, nonostante la sua nazionalità, Ellington ha sempre fatto riferimento all’Africa e al suo popolo impegnandosi anche politicamente nella lotta per i diritti civili. Il secondo brano è The Wedding del pianista sudafricano Abdullah Ibrahim, altrimenti noto come Dollar Brand, anch’esso molto legato alla sua terra natia. Infine un mio piccolissimo pensiero per la citta che mi accolto da giovane, cui ho voluto dedicare una brevissima buonanotte, Goodnight Asmara».
 
Le radici arcaiche della Madre Africa si percepiscono soprattutto nell’andamento metrico e nelle polifonie ritmiche che, a volte, si avvicinano al jazz, anche utilizzando andamenti improvvisativi. In brani come Herero wedding dance del ghanese Fred Onovwerosuoke, il ritmo è il parametro fondamentale ma sul quale si svolgono tenue melodie, incantatorie come in Ngulu dello stesso autore. Alcune atmosfere sono quasi magiche, come in The shepherd with the flute dell’etiope Girma Yifrashewa, vaporosamente espresse in uno struggente dialogo fra i due strumentisti.
 
La religione animistica non è facile ad avvicinare per un occidentale, ma Silvia Belfiore sembra abitare la Madre Africa. Un brano come quello del sudafricano Stefans Grove, Invocation of the water spirits, richiede il credere davvero in quello che vogliono dire i suoni, nella loro capacità di evocazione, profondamente realizzata dalla Belfiore e da Morelli.
 
Ancora un autore sudafricano Abdullah Ibrahim, con lo struggente The wedding, e un altro autore del Ghana, Kwabena Nketia, con Preludio – Dagarti work song, forse il brano più duro nel suo richiamarsi a un’espressività dolente e forse il più legato alla cultura indigena, concludono l’interessante e coinvolgente carrellata di musiche che quasi mai si ascoltano in Italia. Merito grandissimo di questi sensibilissimi interpreti averceli proposti, con interpretazioni a dir poco convincenti. Un omaggio fatto col cuore, oltre che con la sapienza strumentale.
 
 
 
Intervista a Silvia Belfiore
 
1) Il tuo amore per l'Africa è cominciato anni fa, qual’è stata la molla che ti ha fatto appassionare? 
- Sicuramente la passione per la musica d’oggi in generale. La ho da sempre, dalla prima frequentazione dei  Ferienkurse nel 1986. A questa si è aggiunta la curiosità per ciò che accade oggi nel continente nero nell’ambito della musica colta. Ho contattato le università e poi direttamente i compositori e da lì è iniziata un’entusiasmante avventura.
 
2) Da quando collabori con Andrea Morelli?
- Da circa cinque anni. La nostra collaborazione è nata musicando un film muto su commissione dell’Associazione L’Alambicco di Cagliari. 
 
3) Come hai contattato i compositori presenti nel cd? Immagino li conoscerai personalmente.
- Sono in contatto con vari compositori, presenti nel cd o no. Purtroppo tra quelli presenti alcuni sono venuti a mancare ma ho avuto la fortuna di averli conosciuti o di essere entrata in contatto anche con loro: è il caso ad esempio di Nketia e Grové. Sono persone solari, disponibili e interessanti. 
 
4) Qual’è stata la difficoltà maggiore nell’interpretare queste musiche?
- Il mio è uno studio continuo e approfondito (attualmente sto terminando un Dottorato all’Università Paris 8, proprio con una tesi su questo argomento). È un mondo lontano e non è semplice capire la funzione di ogni musica nella società tradizionale africana, ovvero da dove deriva e come viene posta in termini di musica colta.
 
5) Com’è stato accolto il lavoro?
- Molto bene. Io ho inciso un cd con musiche africane ‘originali’ e poi Black Lands per pianoforte e improvvisazioni del jazzista Andrea Morelli. Quest’ultima è una rivisitazione apprezzata dal pubblico in ogni concerto.
 
 

 http://www.silviabelfiore.it/








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